Il patto di famiglia consente all’imprenditore il passaggio generazionale dell’impresa mediante il trasferimento in vita ad uno o più discendenti della azienda di famiglia, garantendone la continuità e mettendola al riparo di potenziali problemi associati alla successione. Si tratta di un contratto intervivosche comporta un trasferimento immediato della proprietà̀ a cui deve attribuirsi natura gratuita anticipatoria della successione. Deve, pena la nullità, essere stipulato nella forma dell’atto pubblico alla presenza del coniuge e tutti coloro che sarebbero chiamati all’eredità, se la successione dell’imprenditore si aprisse in quel momento. L’attribuzione dell’azienda fa sorgere in capo al beneficiario l’obbligo di liquidare agli altri legittimari il corrispondente del valore della legittima in denaro o in natura. Tale obbligo viene meno se la quota di legittima dovuta  è coperta dall’attribuzione di altri beni del disponente o in caso di rinuncia espressa degli aventi diritto. Con la “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze” (l.n.76/2016) le disposizioni sul Patto di Famiglia sono applicabili anche alle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso.  

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